venerdì 29 marzo 2019

Articolo scientifico: "Strutture abitative in pietra a secco e loro elementi simbolici in villaggi Sherpa di alta quota nella Rolwaling Himal (Nepal)"

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A my publication on the Sherpas of Nepal (history, life, religious aspects, legends and traditions, including that of the Yeti ...)

Una mia pubblicazione relativa agli Sherpa del Nepal (storia, vita, aspetti religiosi, leggende e tradizioni, tra cui quella dello Yeti...)
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All’Insegna del GiglioAPM - Archeologia Postmedievale, periodico.

APM – Archeologia Postmedievale

Strutture abitative in pietra a secco e loro elementi simbolici in villaggi Sherpa di alta quota nella Rolwaling Himal (Nepal)
Luca Natali, Marco Sazzini

[ cit.: Luca Natali, Marco Sazzini 2019, Strutture abitative in pietra a secco e loro elementi simbolici in villaggi Sherpa di alta quota nella Rolwaling Himal (Nepal), «APM – Archeologia Postmedievale», 21, 2017, pp. 115-137. dopo:10.1400/270063]

https://www.insegnadelgiglio.it/prodotto/apm-archeologia-postmedievale-21-2017/

Abstract:
[Drystone Housing Structures and their Symbolic Elements in High Altitude Sherpa Villages in Rolwaling Himal (Nepal)] - In this study, we report data collected during two scientific, explorative and humanitarian expeditions conducted in a remote Nepalese valley bordering with Tibet and inhabited by an ethnic Sherpa population. Among the many aims of the expeditions, there were the following activities: – humanitarian cooperation and mountaineering exploration related to the creation of the Gaurishankar-Everest National Park, which is twinned with the Gran Sasso e Monti della Laga National Park in Italy thanks to the efforts of the nonprofit association Explora Nunaat International; – anthropological and genetics research on local populations (i.e. Sherpa and Tamangs) (Gnecchi-Ruscone et al. 2017, 2018); – research on remains ascribable to the Gigantopithecus, an extinct genus of ape that might underlie local legends about the Yeti (Straus 1957; Sykes 2014; Filippi 2016); – study of some Sherpa villages located between 4,300 and 4,900 mt a.s.l., (inhabited plausibly until the 1960s-1970s and then abandoned due to worsening of climatic conditions), which had been settled for mountain pasture. To this area, the Sherpa people used to lead their Yak herds and spend the spring and summer months. In this article we describe the drystone buildings that composed the villages, such as dwellings and enclosures. When describing the dwellings from a technical and functional perspective, special attention was devoted to highlighting their sacredness and the symbolism that permeates them. In particular, we focused on the cornerstone of the house, the sanctum sanctorum (i.e. the hearth). We have also mentioned some of the places sacred to the local Buddhist goddess, as well as one of the totemic creatures of the Sherpa culture: the Yeti.

Keywords:
Sherpa villages, mountain pastures, symbolism, sacredness, Nepal.
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Riassunto:
Nel presente studio sono riportati alcuni dati rilevati nel corso di due spedizioni scientifico-esplorative e di cooperazione umanitaria condotte in una valle remota del Nepal, al confine con il Tibet, abitata da una popolazione di etnia Sherpa. Molteplici sono stati gli obiettivi delle spedizioni. Oltre alla realizzazione di alcune attività di cooperazione umanitaria e di esplorazione alpinistica (finalizzata quest’ultima alla conoscenza di una porzione della vasta area del costituendo parco nazionale Gaurishankar-Everest, gemellato grazie all’associazione Explora Nunaat International con il parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga), numerose sono state le ricerche scientifiche condotte: – lo studio delle popolazioni locali (Sherpa e Tamang) dal punto di vista antropologico e genetico (Gnecchi-Ruscone et al. 2017, 2018); – la ricerca di reperti riconducibili al Gigantopithecus, un genere estinto di primate che potrebbe essere alla base delle leggende locali sullo Yeti (Straus 1957; Sykes 2014; Filippi 2016); – indagini di tipo insediamentale presso alcuni villaggi Sherpa abbandonati collocati tra i 4300 e i 4900 m di quota, contestualmente allo studio dei cambiamenti climatici responsabili del loro abbandono. In particolare tratteremo quest’ultimo punto, ovvero i villaggi aventi funzione di alpeggio abbandonati nel corso degli anni ’60-’70 del ’900 a seguito di un peggioramento delle condizioni climatiche locali. Presso di essi gli Sherpa conducevano le proprie mandrie di yak al pascolo e trascorrevano i mesi primaverili ed estivi. Vengono descritte le strutture in pietra a secco che componevano i villaggi: le abitazioni e i recinti per gli animali. Nel descrivere l’unità abitativa da un punto di vista tecnico e funzionale, particolare attenzione è stata rivolta a evidenziarne gli elementi di sacralità e il simbolismo di cui è pervasa. Nello specifico è stato preso in esame quello che può essere considerato il fulcro della casa, il sanctum sanctorum, ovvero il “focolare”. Sono inoltre riportati accenni ad alcuni luoghi consacrati alle divinità locali buddiste e a uno degli esseri totemici della cultura Sherpa: lo Yeti.


Parole chiave:
villaggi Sherpa, alpeggi, elementi simbolici, sacralità, Nepal.

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See also:
   - ResearchGate
https://www.researchgate.net/publication/331864302_Strutture_abitative_in_pietra_a_secco_e_loro_elementi_simbolici_in_villaggi_Sherpa_di_alta_quota_nella_Rolwaling_Himal_Nepal

  - Academia
https://www.academia.edu/38580577/Drystone_Housing_Structures_and_their_Symbolic_Elements_in_High_Altitude_Sherpa_Villages_in_Rolwaling_Himal_Nepal_Strutture_abitative_in_pietra_a_secco_e_loro_elementi_simbolici_in_villaggi_Sherpa_di_alta_quota_nella_Rolwaling_Himal_Nepal_

mercoledì 13 marzo 2019

giovedì 28 febbraio 2019

Articolo scientifico: "Detection of Lower Cretaceous fossil impressions of a marine tetrapod on Monte Conero (Central Italy)"

Cretaceous ResearchElsevier

 

 








Volume 93, January 2019, Pages 143-150 

    

Luca Natali a ⧫,  Alessandro Blasetti b,  Giuseppe Crocetti b

Istituto Italiano di Paleontologia Umana, c/o Museo Civico di Zoologia, Via Ulisse Aldrovandi, 18, 00197 Rome, Italy
Sistema Museale - Museo delle Scienze dell'Università di Camerino, Via Gioco del Pallone, 5, 62032 Camerino, MC, Italy
Corresponding author

Abstract

Inside the Conero Natural Park, in Central Italy, on the top layers of the Maiolica Formation belonging to the Umbria-Marche succession, were discovered 11 depressions identified as a fossil trackway in an area forbidden to the public for safety reasons. We collected data about their dimensional and morphological characteristics, together with photographic documentation and cast collection, in an area difficult to reach. This data, with the characteristic alternation and the almost straight line of the depressions, together with the nature of the sediment on which they were imprinted, lead us to believe that were discovered imprints constituting a trackway generated on a deep seabed. Furthermore, the results of our studies allow us to hypothesize that the series of tracks may have been impressed by the fore-paddles of a Lower Cretaceous marine tetrapod, a reptile not yet identified. According to current knowledge, the examined tracks seem to be unique for this period and rare for the deep seabed paleoenvironment.

Keywords

Ichnofossils; Marine reptile; Tetrapod; Lower Cretaceous; Central Italy; Monte Conero

1. Introduction

This paper comes deals with the discovery, by the senior author L. Natali, of ichnofossils, interpretable as imprints impressed in deep sea sediments, within the Natural Park of Conero. Shortly after the discovery, Natali informed Dr. Stefano Finocchi, area inspector for the Superintendence of Archaeological Heritage of the Marche Region, by means of a detailed written scientific report [...]

https://www.researchgate.net/publication/327862489_Detection_of_Lower_Cretaceous_fossil_impressions_of_a_marine_tetrapod_on_Monte_Conero_Central_Italy

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Article related to the discovery of ichnofossils made by the researcher Dr. Luca Natali inside the Natural Park of Monte Conero and to the related scientific study conducted by him with collaboration of the researchers of the Unicam Science Museum.

Articolo relativo al ritrovamento di icnofossili effettuato dal ricercatore Luca Natali all’interno del Parco Naturale del Monte Conero e al relativo studio scientifico da lui condotto con la collaborazione dei ricercatori del Museo delle Scienze Unicam.

sabato 2 febbraio 2019

Impronte preistoriche sul Conero: la ricerca al Museo archeologico delle Marche

http://www.appenninocamerte.info/notizie-cultura-spettacolo/item/7386-siro-e-le-orme-mesozoiche-la-ricerca-unicam-presentata-ad-ancona








At the National Archaeological Museum of Marche in Ancona I talked about the discovery of the imprints of "Siro" that I did on Monte Conero and about the related study conducted by me with collaboration of Unicam researchers. 

Al Museo Archeologico Nazionale delle Marche ad Ancona ho parlato del ritrovamento delle orme di "Siro" che ho fatto sul Monte Conero e del relativo studio che ho condotto con la collaborazione dei ricercatori Unicam.

l'Appennino camerte: 
Siro e le orme mesozoiche. La ricerca Unicam, presentata ad Ancona
Cronache Maceratesi: 
Impronte preistoriche sul Conero: la ricerca Unicam al Museo archeologico delle Marche

mercoledì 23 gennaio 2019

Siro e il Team di Ricerca a "Maceratese dell'anno"

Ringrazio la Redazione del Resto del Carlino per la candidatura a "Maceratese dell'anno" del "Team di Ricerca" Natali-Blasetti-Crocetti e con essa della candidatura della mia recente scoperta sul Monte Conero e del relativo studio che ho condotto assieme ai ricercatori del Museo delle Scienze UNICAM Giuseppe Crocetti e Alessandro Blasetti: https://www.researchgate.net/publication/327862489_Detection_of_Lower_Cretaceous_fossil_impressions_of_a_marine_tetrapod_on_Monte_Conero_Central_Italy

martedì 22 gennaio 2019

Museo Archeologico Ancona: "Sulle tracce di un antico rettile marino. Siro e le orme mesozoiche scoperte sul Monte Conero"

 













Conference about the history of the discovery of the ichnofossils I carried out on Monte Conero and about the related scientific study conducted by me with collaboration of the researchers of the Unicam Science Museum, the geologist Giuseppe Crocetti and the biologist Alessandro Blasetti.

Conferenza di presentazione della storia del rinvenimento degli icnofossili che ho effettuato sul Monte Conero e del relativo studio scientifico che ho condotto con la collaborazione dei ricercatori del Museo delle Scienze Unicam, il geologo Giuseppe Crocetti e il biologo Alessandro Blasetti.