domenica 28 dicembre 2025
Species New to Science: [Paleontology • 2023] Coneroichnus marinus • A Fos...
martedì 24 ottobre 2023
Articolo scientifico: "Coneroichnus marinus ichnogenus et ichnospecies nov., a fossil trackway of marine reptile in the Maiolica Formation (Upper Jurassic–Lower Cretaceous) from Monte Conero, Marche, Italy"
Natali, L., & Leonardi, G. (2023). Coneroichnus marinus ichnogenus et ichnospecies nov., a fossil trackway of marine reptile in the Maiolica Formation (Upper Jurassic–Lower Cretaceous) from Monte Conero, Marche, Italy. Revista Brasileira De Paleontologia, 26(3), 156–171. doi:10.4072/rbp.2023.3.02
https://doi.org/10.4072/rbp.2023.3.02
Abstract:
An uncommon ichnofossil, constituted of a sequence of eleven imprints, named as Coneroichnus marinus ichnog. et
ichnosp. nov., is described from Mount Conero, Province of Ancona,
Italy. The trackway is impressed in whitish micritic limestone of the
Maiolica Formation (Upper Jurassic–Lower Cretaceous), herein interpreted
as the passage on the sea bottom of a marine reptile, softly
interfering in the sediment-water interface. Its gait can be defined as
half-swimming, that is the swimming in exploratory and punting
propulsive contact with the mud at the bottom. We discuss the probable
trackmaker and we suggest it was probably a pliosaurid Plesiosauria. The
extreme rarity of ichnofossils of tetrapods on the deep-sea bottom in
the whole world is herein confirmed.
Resumo:
Um raro icnofóssil, ou seja, uma sequência de onze impressões em micrite
calcária da Formação Maiolica (Jurássico Superior–Cretáceo Inferior), é
aqui nomeado como Coneroichnus marinus ichnog. et
ichnosp. nov. sendo detalhadamente descrito. A pista se encontra no
Monte Conero, na Província de Ancona, Itália. Ela é atribuída à passagem
sobre o fundo do mar de um réptil marinho, o qual deformou a superfície
na interface sedimento-água. Seu deslocamento pode ser definido como
semi-natação, que corresponde a uma natação de caráter exploratório e
propulsivo em contato com a lama do fundo. Discute-se o produtor desta
pista, possivelmente um pliosaurídeo Plesiosauria. A extrema raridade de
icnofósseis de tetrápodes no substrato marinho profundo em todo o mundo
é confirmada.
sabato 28 gennaio 2023
Con il Prof. Giuseppe Leonardi...


lunedì 4 luglio 2022
Libro: "Siro e il mistero delle sue impronte. La scoperta sul Monte Conero delle orme di un antico rettile marino"
"Nel libro si parla di una esperienza di vita, di un percorso di ricerca, per cercare di comprendere, ..., le ragioni per le quali si è portati a compiere determinate ricerche e determinate scoperte. In definitiva, per far rivivere e comprendere una vita dedicata alla Ricerca." In particolare, si parla della scoperta e del relativo studio scientifico relativo alla rarissima pista fossile di un antico rettile marino che ho rinvenuto sulle rocce del Monte Conero.
Il libro ha il patrocinio del Parco del Conero e la prefazione del Presidente del Parco stesso, il dott. Daniele Silvetti, del prof. Giuseppe Leonardi, icnologo di fama internazionale, e del funzionario archeologo della Soprintendenza nonché ispettore di zona, il dott. Stefano Finocchi.
https://www.researchgate.net/publication/361749582_IMG_20220704_023324_898
Il volume è in vendita presso l'Ente Parco del Conero, presso la Bottega del Libro di Macerata, contattando direttamente me, oppure è ordinabile
qui: https://www.edizionisimple.it/libro/siro-e-il-mistero-delle-sue-impronte-la-scoperta-sul-monte-conero-delle-orme-di-un-antico-rettile-marino/
[Signadesign.it: grafica Francesco Saverio Giovagnoli \ illustrazioni Marco Astracedi]
domenica 1 agosto 2021
Siro, Conerosaurus nataliensis
"Siro, Conerosaurus nataliensis", in Il Piceno nella
decadenza della Roma imperiale. Il Palatium e i Castra Albana nel Piceno
romano, luoghi e nomi precursori dell'Impero di Carlo Magno, di Giovanni Carnevale & Domenico Antognozzi, Macerata, Edizioni Simple, 2021, pp. 10-11.
Questo
articolo, seppur breve, mi inorgoglisce particolarmente, in quanto tratta della mia
scoperta sugli icnofossili del Monte Conero, ma soprattutto perché
inserito in un prezioso volume storico a firma del compianto prof.
Giovanni Carnevale e del suo collaboratore Domenico Antognozzi.
Prof. Carnevale che ho avuto il piacere e l'onore di conoscere e del
quale ho potuto seguire gli studi, sin dalla metà degli anni '90, sulla
Aquisgrana in Val di Chienti.
Sulle ricerche del prof. Carnevale ho
raccolto negli anni delle interviste audio e video, con alcune di esse
ho poi realizzato dei documentari video visionabili ai seguenti link (per i video integrali e ad alta risoluzione scrivere a lucanatali@libero.it):
- https://www.youtube.com/watch?v=6hJ-OZ5JMIQ
- https://www.youtube.com/watch?v=7t5P2wuSiRo&t=4s
- https://www.youtube.com/watch?v=3jGmiVYGnko
Il nome Conerosaurus nataliensis è un nome di fantasia suggeritomi da un amico e collega e preso poi in
prestito dagli autori del libro in oggetto. Nome che verrà utilizzato in
un prossimo futuro per il protagonista di una storia illustrata a
fumetti, dove Conerosaurus designerà il luogo del rinvenimento, mentre nataliensis lo scopritore delle orme fossili.
Popolarmente il rettile marino è stato chiamato "Siro" (dal luogo del rinvenimento, il comunre di Sirolo), mentre la pista fossile ha ottenuto recentemente la denominazione di Coneroichnus marinus: http://lucanatali.blogspot.com/2023/10/articolo-scientifico-coneroichnus.html
giovedì 3 dicembre 2020
Articolo scientifico: "Rinvenimento di incisioni rupestri nella Valle di Sant’Eustachio presso Sanseverino Marche"
Natali L., Crocetti G., Rinvenimento di incisioni rupestri nella Valle di Sant’Eustachio presso Sanseverino Marche, «APM – Archeologia Postmedievale», 23, 2019, pp. 159-189, doi:10.36153/apm23009.
https://www.insegnadelgiglio.it/prodotto/apm-archeologia-postmedievale-23-2019/
https://www.torrossa.com/en/resources/an/4739038
Abstract:
This study describes some unpublished rock engravings from the
historical era found by one of the co-authors (L.N.) inside an
underground cavern called “Grotta del Gallo” and located within the
municipal territory of Sanseverino Marche, in the province of Macerata.
The cavity is located inside the Valley or Gola di Sant’Eustachio, an
important communication route and refuge since ancient times, a place of
passage for soldiers, merchants, wayfarers and pilgrims who traveled
along the Via Lauretana heading for Loreto, a place very also frequented
by shepherds with their flocks of goats. Among the numerous cavities
present in the valley, the “Grotta del Gallo” is the largest and shows
an intense mining activity dating from Roman times until the first half
of the nineteenth century. The mining activity, linked to the presence
of the limestone of Monte Nerone, had to be mainly aimed at the recovery
of building material. In describing the engravings from a technical and
typological point of view (these are seven zoomorphic depictions and an
inscription) some hypotheses are put forward on the possible authors
and on their possible practical, symbolic or magical-religious meaning,
also taking into consideration some aspects related to symbolism in art
prehistoric rock.
Riassunto:
Nel presente studio vengono descritte alcune inedite incisioni rupestri
di epoca storica rinvenute, da uno dei coautori (L.N.), in una cavità
ipogea denominata “Grotta del Gallo” e ubicata nel territorio comunale
di Sanseverino Marche, in provincia di Macerata. La cavità si trova
all’interno della Valle o Gola di Sant’Eustachio, importante via di
comunicazione e di rifugio sin dall’antichità, luogo di passaggio di
soldati, mercanti, viandanti e pellegrini che percorrevano la Via
Lauretana diretti a Loreto; luogo molto frequentato anche dai pastori
con le loro greggi di capre. Tra le numerose cavità presenti in valle,
la “Grotta del Gallo” risulta la maggiore e mostra una intensa attività
estrattiva databile da epoca romana sino alla prima metà circa del XIX
secolo. L’attività estrattiva, legata alla presenza del Calcare
Massiccio del M. Nerone, dovette essere principalmente finalizzata al
recupero di materiale da costruzione. Nel descrivere le incisioni dal
punto di vista tecnico e tipologico (si tratta di sette raffigurazioni
zoomorfe e di una iscrizione) vengono avanzate alcune ipotesi sui
possibili esecutori e sul loro possibile significato pratico, simbolico o
magico-religioso, prendendo altresì in considerazione alcuni aspetti
legati al simbolismo nell’arte rupestre preistorica.












